GUIDA E BASTA !! UN CONCORSO REGIONALE PER SENSIBILIZZARE I RAGAZZI A NON GUIDARE CON I CELLULARI

Già nel 2011 l’Oms denunciava che l’utilizzo del cellulare alla guida aumenta di quattro volte la probabilità di incidente che cresce ulteriormente se dello stesso se ne fa un utilizzo di tipo manuale, ad esempio, inviando un sms.

La distrazione alla guida comporta che: i tempi di reazione di chi guida e usa contemporaneamente un dispositivo elettronico si riducono del 50%; a 110 km/h chi parla al cellulare ha bisogno di 14 metri in più prima di fermarsi; il rischio di incidenti aumenta di 4 volte; usare un dispositivo elettronico abbassa la soglia di attenzione rendendola simile a quella di chi guida con un tasso alcolemico di 0,8g/l. I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020 per tutti i Paesi membri così da conseguire il dimezzamento dei morti per incidente .

 

La regione Emilia Romagna ha indetto la campagna di comunicazione regionale ‘Guida e basta’ per sensibilizzare tutti gli utenti della strada, a partire dai più giovani, sull’attenzione necessaria alla guida e sulle conseguenze dei comportamenti errati al volante.

Sono ammessi gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado e università. I premi del concorso vanno da una lavagna interattiva per le scuole primarie, un pc con scheda di montaggio video professionale per le secondarie e una telecamera professionale per l’università.

Nel caso delle scuole primarie, i ragazzi delle dovranno realizzare un logo grafico o un manifesto per la campagna “Guida e Basta”.

I ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado dovranno invece realizzare uno spot video di 30’’ sul tema della distrazione alla guida. La partecipazione dovrà essere di classe e/o di istituto.

Per quanto riguarda l’università, dovrà essere realizzato un cortometraggio (min 1 minuto, max 3 minuti) sul tema della distrazione alla guida.

Gli elaborati dovranno essere inviati via mail all’indirizzo guidaebasta@regione.emilia-romagna.it  entro le ore 18.00 del giorno 7 giugno 2018.

Alice Benassi 5NES

Pubblicato in Aprile 2018, Cronaca interna, Curiosità, Eventi, Senza categoria | Lascia un commento

PUOI BACIARE LO SPOSO

Antonio e Paolo ( Cristiano Caccamo e Salvatore Esposito) sono fidanzati e da tre anni vivono a Berlino , dove condividono l’appartamento con Benedetta( Diana Del Bufalo) , una ragazza ricca orfana di padre. Dopo diversi anni di relazione, Antonio chiede a Paolo di sposarlo, il quale accetta ma ad una condizione: deve venire anche lui in Italia per Pasqua così da conoscere i genitori di Antonio Intanto alla storia si aggiunge un quarto personaggio: Donato, un pugliese di mezz’età cacciato di casa dalla moglie perché ama vestirsi da donna. Nel frattempo conosciamo velocemente anche Camilla, l’ex ragazza di Antonio ancora innamorata di lui, la quale cerca invano di riconquistarlo e continuerà a tormentarlo per tutto il film tentando in vano di separare i due ragazzi.

Arrivati a Civita, paese natio di Antonio, dove il padre Roberto( Diego Abatantuono ) riveste la carica di sindaco. Antonio confessa ai genitori che lui e Paolo si amano e vogliono sposarsi. Mentre la madre, che già aveva qualche sospetto dell’omosessualità del figlio , si dimostra favorevole , il padre rimane sconvolto e si dichiara contrario alle nozze.

La madre caccia di casa il marito, fino a che non cambierà idea e, in qualità di sindaco sposerà i due ragazzi, grazie alla nuova e recente legge sulle unioni civili. Nel frattempo mette in atto il suo piano per organizzare il matrimonio perfetto, ponendo alcune condizioni: innanzitutto vuole che la madre di Paolo partecipi e poi che ad organizzare sia il weddingplanner Enzo Miccio. La prima richiesta sarà difficile da rispettare dato che la madre di Paolo ha chiuso i rapporti con il figlio a causa della sua omosessualità. Una soluzione viene però improvvisata: sarà Donato a vestirsi da donna e ad interpretare la madre di Paolo, con l’appoggio di Benedetta che nel frattempo ha intrecciato con lui un rapporto d’affetto che va oltre ciò che si indossa.

E finalmente le nozze che vengono attentate sia dal padre di Antonio, il quale alla fine cambierà idea rispetto alla decisione di suo figlio, sia da Camilla che con una rivelazione cerca di spezzare il legame tra i due ragazzi. Ma a risolvere tutto è un pezzo musicale improvvisato che chiude il film, tra risate, balli accennati e la bravura canora di Diana

Alice Benassi 5NES

Pubblicato in Aprile 2018, Cinema e libri, Senza categoria | Lascia un commento

LOVERS

LOVERS

È il film italiano indipendente che ha vinto numerosi premi fuori dall’Italia nell’ultimo anno e mezzo. Lovers di Matteo Vicino,è un intricato, intelligente e sensuale rompicapo che vede protagoniste due coppie di attori (Primo Reggiani, Luca Nucera, Antonietta Bello, Margherita Mannino), più il quinto incomodo (Marescotti). Questi quattro attori si scambiano continuamente i ruoli per dare vita a quattro microstorie parallele e simmetriche che si intersecano nel film.

Interamente ambientato a Bologna, (la città di origine del regista ) il film mescola sentimento, gelosia, modelli sociali da emulare o da non emulare, arrivismo professionale ed etica che va a rotoli. Il regista ha deciso di dargli una struttura circolare e ripetitiva; infatti tutto inizia da una piccola e libreria che la giovane proprietaria difende dalle grinfie di un ricchissimo manager, e lì si ritorna dopo aver incontrato la storia di un dj finito a fare lo scrittore di grandissimo successo . Tutto inizia e finisce nella cultura, che secondo il regista è proprio ciò che manca al giorno d’oggi.

Lovers è un film atipico. Un piccolo gioiello del cinema indipendente che, nonostante sia in italiano, ha saputo spopolare all’estero. Nell’anno passato, ha girato di festival in festival, incantando l’America e il Portogallo. Il 5 aprile debutta nelle sale italiane, svelando al pubblico quel che il regista, ha definito una grande «metafora della società moderna», dove l’ignoranza regna incontrastata e l’individuo cerca goffamente un posto nel mondo.

Alice Benassi 5NES

Pubblicato in Aprile 2018, Cinema e libri, Senza categoria | Lascia un commento

ESTATE 2018: LE METE TOP DOVE TRASCORRERE LE VACANZE

L’estate è alle porte, molti avranno già pensato dove trascorrere le vacanze e probabilmente già effettuato le prime prenotazioni (specialmente i maturandi), ma alcuni probabilmente sono ancora in alto mare e non hanno la più pallida idea di dove trascorrere le loro vacanze 2018.

Eccovi una lista di destinazioni top consigliate a chi per indecisione, o per pigrizia, non è ancora riuscito ad organizzare la sua estate.

Sicuramente le migliori destinazioni in Europa si concentrano in quattro Paesi: Spagna, Grecia, Croazia e Italia. Ci sono mete che eccellono per le spiagge, altre per la vita notturna, ci sono quelle più care e quelle meno care (ma non per questo meno belle e divertenti), ma tutte vi garantiranno sicuramente un esperienza unica. Essendo il prezzo il limite principale di molti cercherò di fornire una descrizione che tenga conto soprattutto del fattore economico.

 

CROAZIA : COSTO MEDIO (trasporto + alloggio) – 300 Euro

La Croazia è sicuramente una delle destinazioni migliori per i nostri portafogli. L’isola di Pag è la meta di riferimento che a partire dagli ultimi anni ha cominciato ad attrarre un numero crescente di giovani, provenienti da tutta Europa, proprio per la sua capacità di mixare spiagge ed eventi da urlo con un prezzo low cost. Anche il trasporto non eccessivamente costoso. Gli avventurosi possono tranquillamente raggiungerla in macchina, ma l’opzione più comoda resta il traghetto.

 

 

GRECIA : COSTO MEDIO (trasporto +  alloggio) – 350 Euro

Se vuoi unire divertimento e risparmio la Grecia fa per te. Corfù, Zante, Mykonos (la più costosa), Kos, sono solo alcune delle mete di cui potete godere in questo Paese meraviglioso, caratterizzato da spiagge ed isole da perdere letteralmente la testa. Gli alloggi sono economici e la “vita” costa poco, ma non per questo mancano locali e discoteche che attraggono ogni anno milioni di turisti da tutto il mondo. Per quanto riguarda il trasferimento molti preferiscono un collegamento in traghetto (considerandolo più economico), ma consiglio comunque di dare un occhiata ai voli low cost operati sopratutto sullo scalo di Milano, anche li si possono trovare offerte convenienti.

 

SPAGNA COSTO MEDIO (trasporto + alloggio) – 450 Euro

Se si è in cerca di divertimento con la D maiuscola la Spagna è ciò che ci vuole. Dalle discoteche di Ibiza ai chirinquitos di Barcellona, qui la vida loca è assicurata. Tra le località balneari principali rientrano senza dubbio Ibiza (la più costosa), Palma de Maiorca, Formentera, Malaga e Tenerife. Le spiagge splendide, i numerosi servizi offerti, la vita notturna unica e le strutture moderne e organizzate, vi garantiranno una vacanza indimenticabile. Ovviamente anche i trasporti sono più dispendiosi: la soluzione più economica resta l’aereo, potrebbero esserci ancora offerte interessanti.

 

ITALIA :COSTO MEDIO (trasporto + alloggio) – 200/250 Euro

 

Ovviamente non bisogna per forza andare all’estero per trovare divertimento, abbiamo spiagge fantastiche e locali da urlo anche in Italia, opzione consigliata vivamente a chi vuole ridurre i costi all’osso. Qui le destinazioni preferite dai giovani rimangono da sempre le stesse: Salento e Riviera Romagnola. Il Salento, con località top Gallipoli, vi offrirà sicuramente una gamma di spiagge splendide da unire ad una vita notturna che negli ultimi anni sta crescendo in maniera esponenziale. Chi vuole proprio spendere il minimo invece può trovare divertimento assicurato in Romagna, certo il mare è quello che è, ma nonostante ciò la nostra Riviera vanta una concentrazione di strutture e locali unica in Italia e tra le migliori in Europa.

 

VACANZE CULTURALI

Per coloro che non vogliono ridurre la loro esperienza solo a spiagge e discoteche, vi è una vasta gamma di mete in cui si può godere a pieno anche la bellezza dell’arte e della cultura. Tra le più popolari ricordiamo Malta, Barcellona, Valencia e Lisbona. E se il mare non è necessario si può scegliere anche tra capitali Europee: Londra, Madrid, Parigi, Amsterdam ecc..

 

Giacomo Polastri 5NES

Pubblicato in Aprile 2018, Senza categoria, Viaggi | Lascia un commento

10 trucchi (+1) assurdi per passare gli esami usati dagli studenti (don’t try them at school)

1- CALCOLATRICE: Il metodo più comune per imbrogliare i professori è la fantastica calcolatrice intelligente utilizzabile ovviamente solo nei test di matematica. Uno dei modi più comuni è quello di scrivere a matita sul retro, ma il metodo più efficace è utilizzare una calcolatrice tecnologica che memorizzi le lettere.

2- PENNE UV: Il trucco consiste nello scrivere il giorno prima le possibili risposte sul banco (ovviamente sperando né che qualcuno lo pulisca, né che il prof decida di diseredarti dal tuo banco) per poi illuminarle con un fascio ultravioletto per poterle leggere il giorno del compito. Mh… Non mi sembra un’ottima idea.

3- LA BOTTIGLIETTA D’ACQUA: Invece di utilizzare le bottigliette d’acqua per la “bottle flip challenge” potresti utilizzarle per scrivere all’interno dell’etichetta le possibili risposte o formule. Il tuo professore decide di farvi togliere le cose superflue dal banco? Beh, fatti venire un improvviso attacco di sete durante la verifica!

4- LA CARTELLETTA: C’è qualcuno che ha inventato un trucco di magia bestiale: basterà utilizzare la scusa di dover mettere qualcosa come appoggio sotto al foglio per evitare il rumore fastidioso provocato dalla penna. Per questo prima del compito dovrai scrivere con una penna senza inchiostro sulla cartella lasciando così dei segni invisibili su di essa.

5- IL DIZIONARIO: Il miglior amico di chiunque finto latinista. Chi non ha mai provato questo trucco? Si inseriscono bigliettini nel dizionario oppure si scrive direttamente al suo interno. Ora devi solo sperare che non ti esca fuori nulla per sbaglio! (E fidati… È capitato più volte del previsto.)

6- MANIPOLAZIONE DELL’INTERROGAZIONE: C’è ancora qualche superstite che riesce a guidare un’interrogazione riuscendo ad esporre solo ciò che sa, anche se non gli viene chiesto e riuscendo spesso a far dimenticare la domanda da cui si inizia. Vuoi provarci? A tuo rischio e pericolo.

7- LECCHINAGGIO: Purtroppo riesce solo ad un determinato gruppo di persone. Gli esperti consigliano di studiare i prof per accoglierli tra le proprie grazie, scoprendo ciò che amano e ciò che odiano. È davvero difficile riuscire in questa impresa… Se sei figlio di un imprenditore potrebbe venirti più facile però! Le mazzette sono ben accette. Purtroppo però la maggior parte preferisce avere il rispetto degli studenti!

8- AURICOLARI INVISIBILI: caratteristiche e materiali da possedere: capelli lunghi e auricolari Bluetooth. Prima di tutto registra diversi file audio nel tuo smartphone e in seguito inseriscili in una playlist musicale, infine durante il compito spera che ti vada tutto bene, per sicurezza io farei già gli inviti del funerale. Anche se il prof non dovesse scoprirti non moriresti dalla paura di essere scoperto?!

9- LA FINTA MALATTIA: Questo trucco è quello che sarà più odiato dai tuoi compagni. Prima di un’interrogazione molti decidono di improvvisarsi malati e scamparla malamente, mettendo nei guai qualcun altro. Ma io vi propongo di più! Potete influenzare il prof dicendogli appena prima dell’interrogazione che dato che non vi sentite nel pieno delle vostre potenzialità ci metterete più tempo a rispondere. Il prof potrebbe reagire in due modi positivi: o vi grazierà per non perdere troppo tempo nell’interrogare oppure deciderà di farvi domande più semplici. Potrebbe funzionare soprattutto se sei stata/o capace di seguire il punto 7.

10- DOLORI INTESTINALI: Il trucco del secondo cellulare è diventato sin troppo comune anche tra i professori, dunque vi propongo un’alternativa: ascoltando sull’autobus un'”interessante” conversazione ho scoperto che c’è chi finge una seria urgenza da bagno. Il genio non solo riesce a farsi inviare le foto con le soluzioni da qualche amico esterno alla classe, ma riesce inoltre a portarsi in bagno un foglio protocollo di riserva (sperando che il professore non firmi quello iniziale), scrivendo sopra le soluzioni corrette per poi sostituirlo alla verifica lasciata in classe. Credo sia rischiare la vita ai massimi livelli… Rischi dopo di dover ricorrere davvero al bagno per qualche mese.

CONSIGLIO BONUS: STUDIARE: Non esistono metodi sicuri per studiare, perché alla fine se non capisci cosa impari? Ti conviene a questo punto rinunciare alla scuola, se non fa per te.

Giada Viscido 3RSU

 

Pubblicato in Aprile 2018, Curiosità, Senza categoria | Lascia un commento

COME RICHIEDERE IL BONUS DI 500€?

Secondo le ultime novità, il bonus 500 euro ai giovani diciottenni, è stato confermato anche per il prossimo anno, grazie alla nuova Legge di Bilancio 2018. Per richiedere il bonus e spendere la somma prevista, il Governo ha istituito una apposita applicazione smartphone, tablet e pc, chiamata 18app, e attraverso la quale il 18enne può registrarsi per mezzo di SPID ed identificarsi ditigitalmente ed effettuare i proprio acquisti online.Per cui vediamo cos’è il bonus 500 euro ai giovani diciottenni nati nel 2000 a chi spetta e come spenderlo tramite la nuova 18app.

A chi spetta il bonus 18 anni 2018? A tutti i giovani che nel corso del 2018 compiono la maggiore età, siano essi cittadini italiani, cittadini di Stati membri Ue ed extracomunitari in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Come richiederlo? Tramite la 18app.L’applicazione rende la fruizione del bonus molto più smart, dal momento che il giovane, una volta scaricata l’applicazione ed effettuata l’autenticazione tramite Spid, trova sul proprio account personale, i 500 euro erogati tramite il bonus, spendibili solo attraverso l’applicazione. In questo modo, la rendicontazione è più semplice, intuitiva e pratica, e non c’è pericolo che qualche giovane diciottenne, possa spendere più dell’importo che ha in dote.

Bonus 18 anni app: come richiedere Spid? I giovani diciottenni, prima di poter iniziare a spendere 500 euro del bonus cultura 2018, devono entrare sul sito 18app e richiedere il PIN unico per accedere ai servizi della pubblica amministrazione.

Come richiedere Spid tramite 18app?

1) Entra nel sito https://www.18app.italia.it seleziona “richiedi SPID”, a questo punto si apre una nuova schermata con le istruzioni su come fare a richiedere il Pin per fruire del bonus 500 euro

2) Per fare la richiesta Spid, devi avere: Un indirizzo e-mail, numero di cellulare, documento di identità, va bene sia la carta d’identità che il passaporto, che andrà poi fotografato e allegato alla domanda, tessera sanitaria con codice fiscale, anch’essa da fotografare ed allegare.

3) Cosa devi fare adesso? Devi registrarti sul sito di uno dei soggetti chiamati all’Identità Provider, che consentono l’attribuzione del Pin Unico per l’identità digitale.

COME SPENDERE I SOLDI?

Una volta effettuata l’autenticazione tramite Spid, si può iniziare ad utilizzare il bonus di 500 euro tramite 18app. Gli eventi e le attività culturali sono quelle convenzionate, cioè che hanno aderito all’iniziativa del bonus cultura e sono:

-Biglietti di ingresso nei musei, teatri, cinema

-Concerti

-Mostre temporanee

-Parchi naturali

-Librerie dove acquistare Dvd, cd e manuali.

Il denaro speso per questi acquisti, viene monitorato dall’applicazione 18app

 

Simona Sanfilippo 4RSU

Pubblicato in Aprile 2018, Curiosità, Senza categoria | Lascia un commento

MISSILI IN SIRIA

Nella notte fra venerdì e sabato Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna hanno fatto scattare la rappresaglia militare contro il regime siriano colpendo con almeno 120 missili tre obiettivi legati agli arsenali chimici in possesso di Damasco. L’azione è stata addirittura “frenata”: infatti Donald Trump voleva un’azione molto più estesa in grado di mettere definitivamente fuori gioco Assad, ma il suo segretario alla Difesa,Mattis ha consigliato di limitare l’azione per evitare conseguenze gravi in particolare da parte della Russia, alleata di Assad.

La motivazione?

Trump ha spiegato che i bombardamenti sono in risposta alle «azioni non di un uomo ma ai crimini di un mostro», Assad. “Dobbiamo fermare l’arsenale chimico siriano”, ha insistito la premier inglese TheresaMay che definisce l’attacco “legale e giusto”, giustificandolo sulla base dei “precedenti del regime siriano nell’uso di armi chimiche”. Lo scopo degli attacchi di stanotte è appunto quello di dissuadere la Siria dal barbaro uso delle armi chimiche. Ma è giusto usare armi chimiche per punire chi usa armi chimiche? Non c’è forse una contraddizione in questo?

REAZIONI : La Russia ha reagito subito presentando all’ONU una richiesta di condanna contro l’aggressione contro la Siria da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati che «condannava poiché violazione delle leggi internazionali e della Carta delle Nazioni Unite». La richiesta è stata però bocciata e per ora si escludono eventuali rappresaglie, anche se restano tensioni. Per fare il punto sulla situazione siriana è stata convocata a Bruxelles, nel quartier generale della Nato, una riunione degli ambasciatori del Consiglio nord Atlantico.

ITALIA: Gentiloni invoca soluzioni diplomatiche, conferma la linea italiana contraria a ogni intervento militare e auspica che non si inneschi una escalation.

Israele, Belgio, Olanda, Germania, Turchia si sono per ora schierati a favore dell’intervento sostenendo che fosse necessario.

Dalla Cina arriva l’invito a risolvere la questione in Siria attraverso il dialogo: il governo cinese, sottolinea una nota del ministero degli Esteri, “si oppone sempre all’uso della forza nelle relazioni internazionali e invoca il rispetto della sovranità, dell’indipendenza e della integrità territoriale di tutti i Paesi”.

La cosa forse più ironica è come questo tragico fatto di cronaca sia stato medializzato, forse quasi eccessivamente, in primo luogo dallo stesso Trump. Il presidente ha infatti twittato l’avvenuto lancio dei missili, trattandolo come fosse qualche contenuto mediatico nel quale puoi taggare i tuoi amici. Non è forse un modo superficiale per trattare l’argomento?

“Un attacco perfettamente eseguito ieri sera. Grazie a Francia e Gran Bretagna per la saggezza e la potenza dei loro ottimi eserciti. Non avrebbe potuto esserci un risultato migliore. Missione compiuta!” .

 

Alice Benasi 5NES

Pubblicato in Aprile 2018, Cronaca esterna, Senza categoria | Lascia un commento

Interrail gratis: 18enne non fartelo scappare!

Sei nato nel 2000? L’Unione Europea ha un regalo per te!
Non si tratta di qualcosa di materiale o tecnologico, ma di un’occasione irripetibile e da cogliere al volo. Carpe diem giovane studente!
Di cosa si tratta quindi?
Per 30mila ragazzi europei che diventano maggiorenni nel 2018, la Commissione Eu ha approvato un piano finanziario per quest’anno del valore di 12 milioni di euro per promuovere e sviluppare l’identità europea attraverso il viaggio.
Un interrail, cioè un pass ferroviario, GRATIS del valore di 510 euro valido per 30 giorni che ti permetterà di goderti 30 paesi d’Europa.

Un’esperienza unica per visitare luoghi storico-artistici simbolo, dalla Sagrada Familia a Barcellona, passando per il museo di Van Gogh ad Amsterdam, fino all’Ermitage di San Pietroburgo.
Pronti, via! Zaino in spalla, un gruppo di amici e tanta voglia di scoprire il mondo sulle 32 reti ferroviarie che Interrail offre dal 1972.

Il Commissario per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, Tibor Navracsics, ha evidenziato l’importanza di “offrire a tutti i nostri giovani l’opportunità di ampliare i propri orizzonti scoprendo altri paesi. L’istruzione non riguarda solo quello che impariamo a scuola, ma anche ciò che scopriamo sulle culture e le tradizioni dei nostri concittadini europei”.

Tuttavia, non sono ancora stati esposti i modi per iscriversi, ma la Commissione Eu ha dichiarato che è stata realizzata una campagna promozionale specifica, che verrà diffusa nei prossimi giorni, dove saranno indicate le linee guida e le modalità di accesso per fare domanda.
Sicuramente i posti per questo primo anno di progetto saranno limitati, dato che dare la possibilità a tutti i 18enni europei costerebbe un miliardo di euro.
Però, se l’iniziativa risulterà gradita dai giovani, chissà che non diventi un regalo automatico per il compimento della maggiore età.

Non vedi l’ora di poter fare quest’esperienza? Tieni d’occhio il sito dell’organizzazione http://www.interrail.it !

Beatrice Castraberti, 5^Pes

Pubblicato in Senza categoria | Lascia un commento

OSCAR 2018

Il 4 Marzo si è svolta la 90° edizione della Cerimonia degli Oscar a Los Angeles, in particolare al  Dolby Theatre, il cui palco per l’occasione era stato decorato da una volta di swarovski.  Come presentatore  Jimmy Kimmel,  lo stesso della scorsa edizione, il quale ha continuato il suo stile di battute e frecciatine a sfondo politico.  In quest’edizione si sono notati gli effetti del clima politico che imperversa in questi mesi a Hollywood, fra le politiche reazionarie di Trump e i movimenti femministi post-Weinstein.

Il 90° anniversario degli oscar si è celebrato con la visione di  numerosi montaggi di pellicole di culto, prima di ogni categoria per farci vedere come il cinema si sia sviluppato negli anni ma anche come sia rimasto fedele a sé stesso.

Tra le curiosità indico i più giovani candidati agli oscar della storia del cinema Saoirse Ronan e Timothée Chalamet , che hanno ricevuto la candidatura come miglior attrice/attore rispettivamente per Lady Bird e per Call me by your name.

Il momento più esilarante della serata è stato quando Jimmy Kimmel ha deciso, insieme ad un gruppo di attori tra i quali Armie Hammer, Lin Manuel Miranda, Ansel Elgort e Gal Gadot, di fare una sorpresa agli spettatori del cinema che si trovava difronte al teatro. Entrando in sala hanno portato stupore e allegria ma anche un panino lungo almeno 2 metri e una spara-hot-dog con la quale hanno “sparato” agli spettatori.

 

  • Miglior film: La forma dell’acquaThe Shape of Water
  • Migliore regia : Guillermo del Toro – La forma dell’acqua
  • Migliore attore protagonista: Gary Oldman – L’ora più buia (Darkest Hour)
  • Migliore attrice protagonista: Frances McDormand – Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Migliore attore non protagonista: Sam Rockwell – Tre manifesti a Ebbing, Missouri
  • Migliore attrice non protagonista: Allison Janney – I,Tonya
  • Migliore sceneggiatura originale: Jordan Peele – Scappa – Get Out
  • Migliore sceneggiatura non originale: James Ivory – Call Me by Your Name
  • Miglior film straniero: Una donna fantastica (Una mujer fantástica), regia di Sebastián Lelio (Cile)
  • Miglior film d’animazione: Coco, regia di Lee Unkrich e Adrian Molina
  • Migliore canzone: Remember Me (musica e testi di Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez) – Coco

 

Vediamo come i premi ricevuti non rispecchino solo la bravura ma anche la situazione della società americana, una società che vuole abbattere le barriere, non crearle. Infatti citiamo Greta Gerwing , la quale è la quinta donna nella storia del cinema a ricevere una candidatura per miglior regia con il film Lady Bird. Notiamo inoltre come i Paesi latinoamericani siano emersi per tutto il loro splendore: Messico con Guillermo del Toro e con il cartone Coco, Cile con Una donna fantastica e molti altri.

Il cinema per 90 anni ha influenzato e condizionato la mentalità di uomini donne e bambini e spero che anche ora sappia trasmettere questo messaggio di uguaglianza e fratellanza che ha caratterizzato quest’edizione.

Alice Benassi 5NES

Pubblicato in Cinema e libri, Marzo 2018, Senza categoria | Lascia un commento

SONDAGGIO SULLA PENA DI MORTE

 

Cosa pensano gli studenti del Liceo Sabin rispetto alla pena di morte? Abbiamo ottenuto la risposta grazie al sondaggio creato dalla classe 4Rsu. Riportiamo e analizziamo di seguito i risultati ottenuti.

 

  1. Al questionario, somministrato online, hanno partecipato 772 studenti su 1297, circa il 60% degli studenti frequentanti. Un ottimo risultato che ha dimostrato interesse e partecipazione da parte degli studenti del Liceo.
  2.  I risultati del nostro Liceo sono in linea con i dati nazionali sulla pena di morte, riferiti ad una ricerca sugli adolescenti (ricerca condotta dall’Osservatorio Generazione Proteo su 20.000 studenti italiani tra i 17 e i 19 anni nell’anno 2017: il favore nei confronti della pena di morte è del 31,7%). Nella nostra scuola emerge addirittura una percentuale inferiore (29,1%) di persone che considerano la pena di morte come giusta e necessaria.
  3. L’età non conta! Indipendentemente dalle fasce di età analizzate i risultati sono abbastanza simili tra di loro. Però potremmo attribuire questa piccola differenza (21,3% e 26,2%) di favorevoli alla pena di morte,  alla maggiore fiducia nelle azioni umane da parte dei più giovani e per il fatto che questi ultimi siano più influenzabili da figure di riferimento, quali insegnanti e genitori.
  4. Le donne in prima linea! Le ragazze in media sono più inclini a rifiutare la pena di morte; probabilmente questo risultato è frutto non solo di una maggiore empatia e sensibilità, ma anche di una maggiore informazione e maturità intellettuale: infatti la percentuale delle ragazze (24,1) sale fino al 36% con i maschi.
  5. Dal grafico seguente risulta che gli studenti non sono molto informati riguardo al numero di messi a morte nel 2016 che equivale a 1032 persone; infatti il 13,8% (5,3% + 8,5%) di studenti si avvicina alla reale cifra.
  6. La pena di morte, al contrario di quanto ritiene il 29,4%, non fa in alcun modo diminuire il numero di crimini commessi, poiché chi li compie crede di non poter essere scoperto.
  7. Chi uccide merita la morte? Il 30,6% ha risposto di sì, percentuale leggermente più alta rispetto al 29,1% di studenti che si ritiene favorevole alla pena di morte.
  8. Lo stato ha il diritto di sopprimere gli individui pericolosi per la società? Il 34,2% ritiene di sì. Chi ha risposto positivamente a questa domanda si affida la piena responsabilità allo Stato per la sicurezza dei cittadini, e quindi la risposta evidenzia anche un ripensamento di chi prima si è dichiarato contrario alla pena esecutiva. In realtà nemmeno lo Stato ha il diritto di togliere la vita a qualsiasi cittadino, poiché è proprio l’insieme dei cittadini che costituisce lo Stato stesso. Come giustificheremmo un errore dello Stato se togliesse la vita ad un innocente? Dovrebbe pagarne le conseguenze lo Stato stesso, ovvero noi? 
  9. Per l’1,8% (14 studenti) che crede che la pena di morte sia in vigore in Italia c’è una buona (o cattiva) notizia per te! La pena di morte non è in vigore in Italia[1].
  10. È allarmante pensare che il 27,8% reintrodurrebbe la pena di morte in Italia. Questo è sintomo di una grande convinzione politica, ricerca di sicurezza nel paese in cui si vive e anche una disinformazione rispetto ai dati reali sulla pena esecutiva. 

    PERCHÉ NO ALLA PENA DI MORTE?

    • La pena di morte viola il diritto alla vita. La Dichiarazione universale dei diritti umani e altri trattati regionali e internazionali, che chiedono l’abolizione della pena di morte, riconoscono il diritto alla vita. Un riconoscimento sostenuto anche dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite che, nel 2007 e nel 2008, ha adottato una risoluzione che chiede, fra l’altro, una moratoria sulle esecuzioni, in vista della completa abolizione della pena di morte.
    • La pena di morte è una punizione crudele e disumana. La sofferenza fisica causata dall’azione di uccidere un essere umano non può essere quantificata, né può esserlo la sofferenza mentale causata dalla previsione della morte che verrà per mano dello Stato. Sebbene le autorità dei paesi mantenitori continuino a cercare procedure sempre più efficaci per eseguire una condanna a morte, è chiaro che non potrà mai esistere un metodo umano per uccidere.
    • La pena di morte non ha valore deterrente. Nessuno studio ha mai dimostrato che la pena di morte sia un deterrente più efficace di altre punizioni.
    • La pena di morte è un omicidio premeditato dello stato. Eseguendo una condanna a morte, lo stato commette un omicidio e dimostra la stessa prontezza del criminale nell’uso della violenza fisica. Alcuni studi hanno non solo dimostrato come il tasso di omicidi sia più alto negli stati che applicano la pena di morte rispetto a quelli dove questa pratica è stata abolita, ma anche come questo aumenti rapidamente dopo le esecuzioni.
    • La pena di morte è sinonimo di discriminazione e repressione. Nelle mani di regimi autoritari, la pena capitale è uno strumento di minaccia e repressione che riduce al silenzio gli oppositori politici.
    • La pena di morte può uccidere un innocente. Una difesa legale inadeguata, le false testimonianze e le irregolarità commesse da polizia e accusa sono tra i principali fattori che determinano la condanna a morte di un innocente. In alcuni paesi, il segreto di Stato che circonda la pena capitale impedisce una corretta valutazione di questo fenomeno
    • La pena di morte nega qualsiasi possibilità di riabilitazione. Qualunque sia il metodo scelto per uccidere il condannato, l’uso della pena di morte nega la possibilità di riabilitazione, di riconciliazione e respinge l’umanità dellapersona che ha commesso il crimine 

      La pena di morte in Italia è stata abolita nel 1994. Attualmente lo Stato italiano non prevede la pena di morte in nessun caso. La prevedeva invece il codice penale militare di guerra. La pena capitale era già stata bandita nel 1889 e ripristinata con una legge del 1926. Dopo la caduta del fascismo venne abolita, tranne che per i reati fascisti e di collaborazione. Nel 1945 si ammise nuovamente come misura temporanea per gravi reati. Fra il 26 aprile 1945 ed il 5 marzo 1947 vennero giustiziate 88 persone per avere collaborato con i tedeschi. Furono le ultime esecuzioni effettuate in Italia. Con la Costituzione della repubblica italiana del 27 dicembre 1947, la pena capitale fu bandita sia per i reati comuni, sia per i reati militari commessi in tempo di pace.  Fonte: Focus.it

       

      A cura di Giada Viscido e Simona Sanfilippo (4RSU)

      con la collaborazione di Emma Dal Monte Emma e Matilde Zappata (2SSU)

       

      I risultati del questionario sono online, visibili al seguente link:

      https://goo.gl/XC5bp7

       

       

       

       

       

Pubblicato in Cronaca interna, Marzo 2018, Senza categoria | Lascia un commento